La radiodiffusione in senso ampio vanta, dunque, molti padri e, come abbiamo visto, molti avi remoti. Per seguire in particolare la nascita e lévoluzione della piccola scatola, sarà inevitabile seguire, almeno fino a una certa fase, la nascita e lévoluzione dei suoi... fratelli gemelli, che hano avuto negli anni minor fortuna: il vecchio telegrafo senza fili e il radiotelefono. Alla fine dell'Ottocento esistono, dunque, tutti gli elementi perché venga intuita l'idea della radiodiffusione in senso ampio: la possibilità generica di trasmettere messaggi tramite onde elettromagnetiche. È ancora molto lontana però l'intuizione specifica della radio come scatola magica: la possibilità cioè di trasmettere tramite Onde Elettromagnetiche un nessagio sonoro (fatto di musica o parole) destinandolo a un publico indifferenziato.
Per una serie di motivi, troveranno invece
all'inizio magior credito aplicazione più ristrette: l'invio di
messaggi non sonori, ma in codice,
e l'invio di messaggi sonoro ma a destinatari
specifici . Il telegrafo
e il radiotelefono.
La radiofonia in senso ampio, come possibilità
di affidare messaggi all'ettere, è
un'idea che affiora comunque in un preciso arco di tempo: a cavalo dei
due secoli.
Dall'Europa all'America la grande ondata di
invenzioni e di scoperte sta cambiando la fisionomia delle città.
Dalla Tour Eiffel di Parigi all Statua della
Libertà, alta sopra Manhattan, unico è il denominatore comune:
la fiducia serena e incondizionata nel progresso, che intensifica gli scambi
umani e uniformaa le conoscenze.
La comparsa dell'energia elettrica ha ridotto
la paura atavica del buio, l'ha popolata di immagini in movimento, quali
quelle dei primi "teatri fotografati". I nuovi mezzi di trasporto (dalla
bicicletta al dirigibile, dall'automobile alle grandi reti ferroviarie)
hanno aumentato la mobilità umana. Le nuove grandi industrie hanno
accresciuto necessità di contatti, scambio di capitali, urgenza
di specializzazione operaia. Si acuisce, mai
come in questo periodo, il bisogno di informazione.
La linotype impone al giornalismo ritmi più veloci; aumentano la
cultura, l'istruzione popolare, la fiducia generale nella scienza.
In questa fase delicata e rivoluzionaria della
storia umana nasce, dunque, la RADIO.
BRASILE.
Fine Ottocento. Anni altrettanto delicati e rivoluzionari. Anni di passaggio
dall'Impero a
Republica.
Anni di sommosse popolari, anni che vedono
l'abolizione de la schiavitù. Tra
il 1886 e il
1893, un sacerdote
originario di Rio Grande do Sul,
ROBERTO LANDELL DE MOURA (Porto
Alegre 1861 - San Paolo 1928), innanzitutto intuisce la Radio,
quidi realizza una vera e propria trasmisione, la
prima di cui si abbia notizia.
Era nato de una famiglia agiata. Dopo le tappe
classique dell'educazione sacerdotale, incluso un periodo romano di frequenza
all'Università Gregoriana,
ecco l'ingresso ufficiale di questo intraprendente prete nel mondo della
scienza: si impegnerà perfino in conversazioni scientifiche con
l'Imperatore Pedro II,
gran sostenitore dello sviluppo sociale e della cultura cientifica.
Professore di scienze naturali al seminario
di Uruguaiana,
intensifica letture di libri, articoli, corrispondenze sugli studi di Hertz
e di Branly,
ed elabora tre leggi fisiche.
Prima legge:
Un segnale, che può essere trasmesso attraverso un filo, può essere trasmesso anche attraverso un fascio luminoso,facendo a meno, così, dello stesso supporto materiale (questo principio è la base della comprensione delle onde elettromagnetiche).
Seconda legge:
Un segnale, più è forte, permanente,
uniforme, più va lontano; più trova ostacoli, meno va lontano
(in una formula:
il segnale è direttamente proporzionale
alla sua intensità, constanza e uniformità, e inversamente
proporzionale agli ostacoli che incontra).
Terza legge:
Dato un movimento vibratorio, tanto esteso
quanto la distanza che separa il nostro mondo dagli altri mondi, si può
far camminare la nostra voce a livello
interplanetário.
Intuizione que che non resterà lettera
morta.
Nominato vicario a Santos,
Campinas e Sant'Anna, nello Stato
di San Paolo, inizia a construire apparechi
per la verifica delle sue leggi.
Gli manca anche la fiducia della gente, che vede in lui una sorta di oscuro
pericolo progressista. Officina e strumenti gli vengono distrutti. Sono
questi, in Brasile anni
di frequenti moti popolari: la republica è stata appena proclamata,
nel 1889 e l'intervento delle masse ha avuto un certo esito nel passaggio
istituzionale. Si vive la momentanea euforia dell'azione di popolo, con
tutte le conseguenze, ahce negative.
Le autorità ecclesiali vedono, comunque,
in questo troppo vivace sacerdote un pericolo per la fede popolare, soprattutto
in un momento socialmente così esplosivo. Con la serie di trasferimenti
da una città all'altra, iniziano i danni al suo lavoro scientifico,
continuamente interroto, senza contare i faticosi spostamenti di apparecchiatura
fragili e delicate.
Ma la constanza viene premita. Non sarà
però la monarchia a vederne i risultati. Sarà la repubblica
ad assistere alle prime dimostrazione dello
scienziato e a concedergli il primo brevetto. La
città di San Paolo
è testimone delle
prime transmissione
e ricezioni di Onde Elettromagnetiche
e Luminose. Le
prime in assoluto. Distanza coperta:
otto chilometri, dall'Alto di
via Paulista all'Alto di Santana.
È il 1893.
La Radio è nata ! Ma
nessuno se accorgerà. Padre ROBERTO
LANDELL DE MOURA è il primo radiotecnico,
montatore e
riparatore, il primo speaker
a parlare dentro un microfono, il primo produttore
e gestore di
una emittente radio. Non cautela però in tempo utile la sua invenzione.
Solo nel 1901 gli
viene concesso dal Governo brasiliano il brevetto per il suo "apparechio
destinato alla trasmisione dela parola a distanza,
con o senza fili, attraverso lo spazio, da terra e dal mare ".
Ma siamo in Brasile, e per di più agli
inizi del Novecento! Siamo in quello che più tardi verrà
definito un Paese del Terzo Mundo, nelle cui favelas non arriva acqua neppure
oggi, alle soglie del Duemila. Neache un'invenzione rivoluzionaria come
la radio riesce perciò a trovare terreno per svilupparsi e non passare
inosservata.
Già qualche anno dopo la prima trasmissione
di LANDELL DE MOURA
infatti, gli analoghi esperimenti di GUGLIELMO
MARCONI ottengono, in Italia
e in Europa,
più grande pubblicità, maggiori garanzie e sfruttamento commerciale.
Anche se ai brevetti di MARCONI
manca un elemento fondamentale, presente invece nelle invenzione del brasiliano:
La trasmissione de la voce.
Nuove nubi si addensano inoltre su LANDELL
DE MOURA. La notizia di una comunicazione
senza filo minaccia gli interessi delle Compagnie che sfruttano il sistema
via cavo. Porto Alegre, al tempo, è la quinta città al mondo
per collegamenti telefonici. Spietata è la lotta sotteranea tra
coloro che cercano di sfruttare i servizi di comunicazione. Giugno 1901.
LANDELL DE MOURA parte, allora, alla volta degli Stati Uniti per chiedere
brevetti di radiotrasmissione. Li ottiene, ma gli manca sempre l'appoggio
giusto per commercializzarli. La radiodiffusione ufficiale viene riconosciuta
solo con le emissioni ottenute tramite valvole
termoionica.Invenzione,
neanche a dirlo, di uno statutinense: LEE
DE FOREST. L'anticipo sui tempi di padre LANDELL
DE MOURA non sarà preso, dunque, in
alcuna considerazione
Ritratto di Roberto
Landell de Moura. Viso
sottile, ma non scavato, regolare, quasi disegnato a china. Capelli corti,
ravviati lisci all'indietro. Sopracciglia arcuate, in un'espressione di
dignitosa pitetà. Naso lungo ma proporzionato. Labbra leggermente
sporgenti. La compostezza della persona, racchiusa nella tonaca nera, suggerisce
una constanza rara e inesauribile nel perseguire gli scopi. Lo sguardo
appare differenziato: un occhio è inoffensivo, offuscato da una
palpebra leggermente abbassata, inclinazione vagamente rassegnata e sonnolenta;
laltro occhio è vivacissimo, puntato
sull'interlocutore, quasi a volerlo spoglliare.
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